Basilica di San Paolo fuori le Mura
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Cosa devi sapere sulla Basilica di San Paolo fuori le Mura
La Basilica di San Paolo fuori le Mura è una delle quattro basiliche papali di Roma ed è dedicata a San Paolo Apostolo, il cui corpo è sepolto sotto l’altare maggiore. Questa basilica si trova fuori dalle antiche mura Aureliane, da cui prende il nome, lungo la Via Ostiense.
Storia e Architettura: Costruita nel IV secolo per volontà dell’imperatore Costantino, la basilica fu ampliata e abbellita nel corso dei secoli. Dopo un incendio devastante nel 1823, fu ricostruita con il contributo di diverse nazioni, mantenendo il suo stile paleocristiano. L’interno è vasto e decorato con mosaici e affreschi straordinari, con una navata centrale di grandi dimensioni e file di colonne imponenti.
Mosaici e Iconografia: Sopra l’abside, un mosaico risalente al XIII secolo raffigura Cristo benedicente, circondato da santi e angeli. Anche i ritratti di tutti i papi, da San Pietro fino al pontefice attuale, decorano le pareti della navata principale.
Il Chiostro: Uno degli elementi più affascinanti è il chiostro, realizzato dai Vassalletto, una famiglia di marmorari romani. Le colonne riccamente decorate e i giardini lo rendono un luogo di pace e contemplazione.
Tomba di San Paolo: Sotto l’altare maggiore si trova la tomba dell’apostolo Paolo, che attira pellegrini da tutto il mondo. Recenti scavi hanno confermato l’autenticità della sepoltura, rendendo il sito ancora più significativo.
Struttura e Dimensioni: Con una lunghezza di 131 metri e una larghezza di 65 metri, la basilica è seconda per dimensioni solo a San Pietro. La navata centrale è particolarmente ampia e alta, con un soffitto dorato e decorato. L’interno ha un aspetto maestoso e spazioso, ed è arricchito da colonne monolitiche di granito che delimitano le navate.
Le Porte: Un dettaglio interessante sono le porte della basilica. La Porta Santa, situata a destra dell’ingresso principale, viene aperta solo durante il Giubileo, mentre la porta in bronzo, realizzata nel 1931 dallo scultore Antonio Maraini, mostra scene della vita di San Paolo e episodi biblici. Le scene scolpite rappresentano eventi salienti come la conversione di San Paolo sulla via di Damasco.
L’Abside e i Mosaici: L’abside contiene un mosaico raffigurante Cristo benedicente circondato dai simboli dei quattro evangelisti e dai santi Pietro, Andrea e Paolo. Questo mosaico fu realizzato nel XIII secolo da artisti veneziani su commissione del papa Onorio III. I colori vividi e le raffigurazioni stilizzate sono un esempio eccellente dell’arte bizantina che caratterizza molte delle chiese romane dell’epoca.
Il Candelabro Pasquale: All’interno si trova un bellissimo candelabro pasquale, risalente al XII secolo, decorato con bassorilievi che rappresentano scene bibliche. Questo candelabro, alto oltre 5 metri, è un’opera d’arte romanica del maestro Nicolò di Angelo e rappresenta uno degli elementi decorativi più preziosi della basilica.
Il Chiostro: Il chiostro cosmatesco è una delle attrazioni principali della basilica, con le sue colonne decorate e alternate da motivi geometrici e vegetali. Costruito tra il 1220 e il 1241 dai Vassalletto, ospita mosaici e intarsi di marmo colorato. Passeggiare nel chiostro offre un’esperienza contemplativa e una visione della vita monastica medievale.
Eventi e Celebrazioni: Essendo una basilica papale, San Paolo fuori le Mura è luogo di importanti celebrazioni liturgiche, specialmente per la festa di San Paolo, il 29 giugno, quando la basilica accoglie numerosi fedeli per commemorare il santo. Questa basilica rappresenta un simbolo di unità tra le chiese cristiane e ospita regolarmente eventi ecumenici e interreligiosi, accogliendo pellegrini e visitatori di diverse confessioni e culture.
Curiosità
La Leggenda del Mosaico dei Papi: Un elemento distintivo della basilica è la serie di medaglioni lungo la navata che raffigurano tutti i papi, da San Pietro fino all’attuale. Una leggenda popolare dice che, una volta esauriti gli spazi per i ritratti dei pontefici, il mondo finirà. Ad oggi, però, c’è ancora spazio per diversi papi!
Il Mistero della Tomba di San Paolo: La tomba di San Paolo fu oggetto di dibattito per secoli, ma nel 2006, l’archeologo Giorgio Filippi annunciò di aver scoperto una lastra di marmo incisa con la scritta “Paulo Apostolo Mart(yri)” sotto l’altare maggiore. Ulteriori scavi hanno confermato che la lastra è effettivamente associata alla tomba originale di San Paolo, confermando l’autenticità del sito.
Il Secondo Incendio del 1823: Non molti sanno che la basilica subì un gravissimo incendio nel 1823, quando un operaio dimenticò acceso un fornello mentre stava riparando il tetto. Le fiamme distrussero quasi completamente la struttura originale, che fu poi ricostruita mantenendo il più possibile le caratteristiche originarie. Per la ricostruzione contribuirono economicamente vari stati, tra cui la Russia, l’Austria, la Francia e il re d’Egitto, rendendo San Paolo fuori le Mura un simbolo di unità internazionale.
La Colonna Miracolosa: Secondo una tradizione, una delle colonne di marmo della basilica (vicino all’altare maggiore) fu spezzata da San Paolo stesso, che si dice la colpì per dimostrare la potenza della sua fede. Questa leggenda non ha riscontri storici, ma la colonna è da sempre oggetto di venerazione da parte dei pellegrini.
La Cappella di San Benedetto e l’Ordine Benedettino: Dal Medioevo, la basilica è affidata all’Ordine Benedettino, che risiede nel monastero attiguo. Questo rende San Paolo fuori le Mura il punto di riferimento per i benedettini di tutto il mondo, e nella cappella di San Benedetto si possono trovare diversi oggetti e simboli legati al fondatore dell’ordine.
L’Obelisco e la Piazza Giovanni XXIII Nella piazza antistante la basilica, Piazza Giovanni XXIII, si trova un obelisco eretto nel 1929 per commemorare il 50° anniversario della fondazione dello Stato Italiano. Anche se non antico come altri obelischi romani, è un simbolo importante che unisce la basilica a Roma moderna.
Le Porte in Bronzo e il Prezioso Sarcofago: Oltre alla porta in bronzo scolpita da Maraini, la basilica contiene un sarcofago antico decorato con motivi di vite e foglie di acanto, tipico del simbolismo cristiano, che si crede fosse parte della sepoltura originale di San Paolo.
La Collaborazione Internazionale per il Restauro: Dopo l’incendio, la ricostruzione fu finanziata da nazioni straniere e dal clero di tutto il mondo, rendendo San Paolo fuori le Mura una basilica “internazionale”.